Ad Alghero mare e terra consentono un esaltante gioco di scoperte paesaggistiche lungo i suoi 75 chilometri di costa che va, a nord, dal massiccio calcareo di Capo Caccia (foto tratta da Flickr) fino, a sud, alla spiaggia di Poglina: soffici arenili, falesie a picco sul mare, frastagliate scogliere, calette solitarie, favolose grotte marine. Gente dedita alla pesca, panorami incantevoli per un piacevole e distensivo soggiorno.
Alghero è una città catalana in Sardegna, un’isola nell’isola. Catalana, appunto, per l’impronta che le proviene dal suo passato storico sotto il dominio aragonese (XIV secolo), riscontrabile ovunque nello stile dei suoi edifici medievali, e nel suo particolare dialetto, l’algherese (una variante del dialetto catalano) che tuttora qui si parla.
Affacciato sul porto turistico coi bastioni della Maddalena e Magellano, il centro storico (foto) è uno dei più interessanti della Sardegna. Passeggiando lungo le fortificazioni a ridosso del mare, tra le antiche torri di guardia, si gode di un’ampia e spettacolare vista sull’intera rada di Alghero.
Le soste consigliate durante la visita sono la chiesa di San Francesco, che si segnala per il piccolo chiostro ad arcate del XV secolo, e la Cattedrale di Santa Maria. Quest’ultima, situata poco dopo la Piazza Civica, deve il suo pronao in stile neoclassico a interventi che, dopo la fondazione del XVI secolo, sono terminati solo nell’Ottocento. L’inconfondibile torre campanaria, a canna ottagonale e guglia piramidale, è forse la maggiore testimonianza dell’influenza catalano-aragonese nell’architettura cittadina. Alla base, un notevole portale gigliato di stile gotico.
Da Alghero, sulla strada che conduce a Porto Conte, appare quasi inaspettato il complesso nuragico di Palmavera (foto tratta da Panoramio), lascito di una civiltà che continua a stregare. Il più importante studioso della storia nuragica, Giovanni Lilliu, ne data il periodo tra il 1800 e il 500 a.C. e attribuisce ai nuraghi (dalla parola nurra: mucchio) una funzione essenzialmente civile e difensiva.
La struttura, eretta con blocchi di calcare ed arenaria, è composta da un corpo centrale a doppia torre, un antemurale e una Capanna delle Riunioni, intorno al quale si distribuiscono le tante capanne del villaggio a pianta circolare. Sebbene quelle rinvenute siano soltanto una cinquantina, il loro numero doveva essere di circa 200.